Se si utilizza legna da ardere per il riscaldamento domestico, è possibile fare molto per ridurre le emissioni inquinanti e risparmiare denaro.
Semplici suggerimenti consentono di scegliere il giusto tipo di legna, effettuare una corretta manutenzione dell’impianto, e di controllare l’adeguatezza della combustione.
Istruzioni per il corretto utilizzo di legna da ardere
- Bruciare legna secca stagionata. Il legno secco si accende e brucia facilmente. Se la legna è umida, parte del calore generato non riscalda la casa ma viene perso per far evaporare l’acqua.
- È buona norma acquistare la legna durante il periodo estivo cioè tra giugno e luglio.
- La legna da ardere correttamente stagionata è più scura, ha delle spaccature sul ceppo e suona vuota quando viene sbattuta contro un altro pezzo di legna.
- Utilizzare legna pulita: sabbia e fango la rendono meno conveniente.
- Accatastare la legna acquistata in un luogo esterno, ma protetto, in modo ordinato e rialzato rispetto al terreno, con la parte alta della catasta coperta: in questo modo si può fare continuare il processo di stagionatura.
- Bruciare legna di dimensioni adeguate, evitando pezzi lunghi più di 40 cm e larghi più di 15 cm.
La gestione corretta della legna offre un contributo prezioso alla protezione dell’ambiente. Viceversa impianti obsoleti o il loro utilizzo in modo inadeguato, determinano da un lato l’aumento dei consumi di materiale legnoso – e quindi maggior spesa – e dall’altro un notevole peggioramento delle emissioni.
grazie per il consiglio che mi tornerà utile appena dovrò comprare la legna per la mia stuf ad accumulo
Ciao Rosaria,
grazie a te per il commento!
Piccoli accorgimenti possono migliorare notevolmente l’esperienza nell’uso della legna per il riscaldamento 🙂